Nell’ambito del Progetto “Valore Paese Italia”, per la rete dei Cammini e Percorsi, l’Agenzia del Demanio ha sottoscritto l’atto di concessione di valorizzazione del Bastione Sperone alla società Capua Speciosa Srl a seguito di un bando pubblico. Una bella storia di imprenditoria giovanile, che muove dal rispetto di ciò che è stato e rappresentato il Bastione per la comunità capuana e cosa può diventare in una proiezione futura.
La società Capua Speciosa Srl è la stessa che nel 2024 ha celebrato i dieci anni di gestione dello storico Teatro Ricciardi, da poco nominato “monumento nazionale”. Quello di Capua Speciosa rappresenta un esodo al contrario, inteso come caparbietà di investire sul territorio capuano, valorizzare i gioielli architettonici esistenti e creare possibilità di occupazione senza dover ricorrere a fughe verso altre città lontane.
È possibile leggere nel monumentale testo “Capua” scritto da Giulio Pane e Angerio Filangieri che il bastione dello Sperone di Capua doveva esser stato concepito non soltanto in funzione militare ma anche come vero e proprio presidio idro-geologico a difesa dell’abitato. Una garitta quadrangolare segna uno dei più grandi posti di controllo dell’approvvigionamento idrico urbano, tant’è che per la sua importanza strategica fu collocata alla dipendenza della caserma Fieramosca, sotto la diretta tutela militare. La rinascita di questo luogo passa attraverso un progetto denominato “I Giardini dello Sperone – La Porta Geniale di Capua”, fondato sul potenziale urbanistico, architettonico già espresso dal Bastione Sperone. La proposta progettuale della società campana è risultata la più idonea per la valorizzazione del bene; la concessione avrà una durata di 30 anni e l’azione di recupero mirerà alla tutela del valore culturale ed identitario dell’immobile, alla conservazione delle superfici, delle strutture in genere o delle singole unità edilizie, nel rispetto dell’organicità del complesso nonché alla salvaguardia del contesto naturale in cui il bene è inserito.
In considerazione delle valenze storico-architettoniche intrinseche dell’immobile, si mirerà ad assicurare la conservazione dell’impianto originario. “Un’opportunità preziosa che garantirà la salvaguardia degli edifici, la conservazione delle loro caratteristiche materiali e storico-artistiche – dice Gianmaria Modugno. Le soluzioni proposte dovranno coniugare la tutela e la conservazione dei beni con il loro riuso funzionale, inteso come leva di sviluppo locale. Certamente il recupero di un luogo come il Bastione Sperone rappresenta una possibilità per la città di Capua ma anche uno dei tanti casi di imprenditoria giovanile che contribuiscono alla difesa del territorio, alla sostenibilità e al ruolo cruciale delle nuove imprese nel benessere economico del Paese. Qui ci sarà la nascita di una struttura di accoglienza e ristorazione e spazi dedicati ad attività e manifestazioni sociali e culturali”.